La mia doppia vita: moglie devota e amante libera
Mi chiamo Laura, ho 28 anni, e la mia storia inizia al liceo. Ero una ragazza come tante, ma con una passione sfrenata che mi ha sempre guidata: il sesso. Non c’era nulla che amassi di più del contatto fisico, del desiderio negli occhi dei ragazzi e della sensazione di essere desiderata. Già allora mi ero resa conto che bastava uno sguardo, un tocco, e mi ritrovavo bagnata e pronta a concedermi. Ho perso il conto delle volte in cui mi sono data senza riserve: più di 50 ragazzi in pochi anni. Non mi importava della reputazione, dell’opinione altrui o delle malelingue. Io lo facevo perché mi piaceva e mi faceva sentire viva.
A 20 anni, però, qualcosa è cambiato. Una sera, dopo l’ennesima avventura con un ragazzo conosciuto al volo, ho realizzato che la mia passione poteva diventare qualcosa di più. Non solo un piacere, ma anche un’opportunità. Perché dare via qualcosa che valeva tanto senza ricevere nulla in cambio? Così ho iniziato a pensare in modo diverso: il sesso poteva essere anche un modo per guadagnare, per prendere il controllo della mia vita. Ho cominciato a incontrare uomini che non solo cercavano il piacere, ma erano anche disposti a pagare per ottenerlo.
Nel giro di pochi mesi, mi sono ritrovata a gestire un piccolo ma redditizio giro di incontri. Ero diventata più selettiva, più attenta, ma non avevo perso la mia essenza. Mi piaceva ancora come la prima volta. Ogni incontro era una scarica di adrenalina, un misto di eccitazione e potere che mi faceva sentire invincibile. Ed è in questo contesto che ho conosciuto Enrico, un uomo affascinante e sicuro di sé. Era diverso dagli altri clienti: non cercava solo un corpo, ma anche una connessione. Quello che era iniziato come un normale incontro a pagamento si è trasformato rapidamente in qualcosa di più profondo.
Enrico era benestante, sicuro di sé e aveva una visione della vita che mi affascinava. Non ha mai giudicato il mio passato; anzi, era attratto dalla mia sincerità, dal mio modo di vivere senza compromessi. Non ci è voluto molto perché passassimo dall’essere cliente e escort a diventare marito e moglie. Mi ha chiesto di sposarlo, e io ho accettato senza esitazioni. Era un’opportunità per cambiare vita, per mettere radici, ma senza rinunciare alla mia essenza.
Con Enrico, ho costruito una vita comoda e sicura. Abbiamo investito i soldi guadagnati e siamo riusciti a mettere da parte una somma che ci permette di vivere senza pensieri. Ma nonostante tutto, la mia voglia di sesso e di trasgressione non si è mai spenta. Enrico lo sa, e non gli importa. In fondo, mi ha conosciuta così, e ha imparato ad amarmi con tutti i miei eccessi. Settimanalmente, mi concedo a 3 o 5 uomini, per il piacere e per i soldi. Non c’è nessun segreto tra noi: lui conosce ogni dettaglio, ogni incontro, e per assurdo, questo rafforza il nostro legame. È una vita fuori dal comune, ma è la mia vita.
Oggi, quando ripenso alla ragazza che ero al liceo, mi rendo conto che non è cambiato molto: sono sempre quella ragazza che si eccita al primo sguardo, che vive per il brivido e per il piacere. Solo che ora, ho trasformato quello che era un semplice sfogo in una fonte di guadagno, un business personale che mi permette di vivere come voglio. Non mi pento di nulla: ogni incontro, ogni esperienza mi ha resa la donna che sono oggi, libera e senza rimpianti. E con Enrico al mio fianco, so che posso continuare a essere me stessa, senza vergogna e senza limiti.